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ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE, LINFOMI E MIELOMA – SEZIONE DI VARESE ODV

Non lasciamo soli i pazienti ucraini

 

AIL, ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE, I LINFOMI E IL MIELOMA, È PRONTA AD ACCOGLIERE I PAZIENTI UCRAINI AFFETTI DA TUMORI DEL SANGUE E LE LORO FAMIGLIE IN ARRIVO NEL NOSTRO PAESE.

AIL ANNUNCIA UNA IMMEDIATA INIZIATIVA DI RACCOLTA FONDI

 

DA DESTINARE AI MALATI EMATOLOGICI RIMASTI IN PATRIA.

Roma, 2 marzo 2022 – Il popolo ucraino ha bisogno di aiuto. AIL apre le porte ai pazienti con tumore del sangue e offre accoglienza, assistenza e cure mediche ai profughi affetti da patologie ematologiche e le loro famiglie. L’Associazione annuncia l’avvio di una raccolta fondi destinata ai pazienti ucraini in cura e rimasti in patria che in questo momento di assoluta emergenza e disperazione hanno difficoltà a ricevere le terapie essenziali di cui necessitano. Nel solco della sua pluriennale tradizione, da sempre al fianco dei più vulnerabili, l’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma è pronta attraverso le 82 sezioni provinciali e i centri ematologici a offrire assistenza sanitaria, supporto psico-sociale e accogliere nelle case alloggio AIL in tutta Italia i pazienti ematologici ucraini, adulti e bambini, che sono già nel nostro Paese e quelli che sono in arrivo. AIL annuncia inoltre l’avvio di un’iniziativa di raccolta fondi a sostegno dei pazienti impossibilitati e lasciare l’Ucraina. AIL lancia un appello accorato a tutti i suoi sostenitori, volontari e ai cittadini che da più di mezzo secolo sono vicini all’Associazione, affinché ancora una volta dimostrino generosità e solidarietà per garantire in questa occasione la continuità delle cure, la messa in sicurezza dei pazienti negli ospedali in Ucraina e provvedere alle forniture mediche, ai trattamenti chemioterapici e al reperimento di farmaci che in questo momento scarseggiano.  

Per aderire all’iniziativa AIL a favore dell’Ucraina i dati bancari sono i seguenti:

IBAN: IT11M0306905084100000007111

Banca: Intesa San Paolo SpA

Intestazione: AIL ONLUS

Causale: AIL Emergenza Ucraina

Non è certo la prima volta che AIL accoglie pazienti provenienti da popolazioni in gravi difficoltà. In passato, e ancora ogni giorno, sono assistiti nei centri di terapia ematologici e nelle strutture gestite dall’Associazione pazienti dai territori in conflitto, come la Siria, i Balcani, l’Iraq, la Bielorussia e la stessa Ucraina. La missione di AIL è sempre stata quella di affiancare i pazienti ematologici e i loro cari. “Non possiamo rimanere inermi di fronte ad un’emergenza umanitaria così imponente e vicina, uniamo il nostro cuore e le nostre preghiere con quelle di tutta la popolazione ucraina – dichiara Pino Toro, Presidente Nazionale AIL – la nostra condanna alla guerra è totale e unanime. Intanto, però dobbiamo agire per assistere i pazienti ematologici che stanno arrivando in Italia e i pazienti che sono curati in Ucraina. AIL con tutte le sue professionalità e competenze e, attraverso l’opera dei suoi volontari, mette a disposizione tutta l’accoglienza e le cure possibili per contribuire a garantire la continuità assistenziale ai pazienti ucraini.” Sono migliaia i pazienti ematologici ucraini in pericolo, molti di loro hanno bisogno urgente di ricevere assistenza e cure mediche che in queste ore arrivano con difficoltà nelle città in guerra. AIL mette a disposizione i suoi volontari, le case alloggio, le cure domiciliari, il supporto psico-sociale, i servizi di trasporto e aiuti economici. Le donazioni raccolte tramite l’iniziativa AIL verranno impiegate per acquistare farmaci, chemioterapici, strumenti e dispositivi medici da inviare, attraverso canali protetti, ai pazienti, agli ospedali e in stretta sinergia con le Associazioni umanitarie che operano sul campo.
L'AIL è impegnata da oltre 50 anni nel promuovere e sostenere la ricerca scientifica nel campo delle leucemie, mettere in atto l’assistenza sanitaria necessaria a migliorare la qualità della vita dei malati e dei loro famigliari, e nel sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche. Attualmente l'AIL si articola in 82 sezioni provinciali distribuite su tutto il territorio nazionale.

Le associazioni varesine che lottano contro il cancro impegnate nell’accoglienza dei pazienti ucraini

 

Il lavoro di rete di Fondazione Giacomo Ascoli, Varese per l’oncologia, Ail Varese e Federfarma per l’accoglienza dei malati e dei loro cari in fuga dalla guerra. I primi pazienti sono due bambini e una ragazza accompagnati dalle mamme Da sempre in stretto contatto con l’Ospedale di Pavia e con la rete di associazioni regionali e internazionali impegnate nella lotta contro il Cancro, Fondazione Giacomo Ascoli ha dato subito la propria disponibilità a partecipare all’accoglienza dei piccoli pazienti oncologici in fuga dall’Ucraina sotto attacco. Il ponte aereo per mettere in salvo e garantire le cure necessarie ai malati ucraini è organizzato dalla Onlus pavese Soleterre e Regione Lombardia in collaborazione con Areu e con una fitta rete di associazioni in ambito sanitario di cui a Varese fanno parte, oltre a Fondazione Giacomo Ascoli, anche Varese per l’oncologia, Ail e Federfarma provinciali. L’obiettivo per tutti è accompagnare l’accoglienza sanitaria dei pazienti e dei loro familiari. Nella tarda serata di giovedì 3 aprile, l’ospedale Del Ponte ha accolto i primi tre minori provenienti dall’Ucraina, atterrati a Linate grazie ad un ponte aereo umanitario: Victoria, 14 anni, Maxim 6 anni, entrambi con malattie oncoematologiche e la sorellina di Maxim, Ludmilla di 4 anni affetta da altre patologie.

Ad accompagnarli in questo difficile viaggio le
loro mamme, mentre ad accoglierli a Varese, assieme a al direttore del dipartimento della Donna e Del Bambino Massimo Agosti e al presidente della Commissione salute di Regione Lombardia Emanuele Monti, anche Angela Ballerio, mamma di Giacomo Ascoli scomparso a 12 anni per un linfoma non Hodgkin cui è dedicato il Day Center per l’oncoematologia pediatrica di Varese. «Faremo avere a questi bambini e alle loro famiglie tutto il nostro sostegno convinti, come sempre, che migliorare la qualità della vita delle famiglie e dei bambini impegnati nella lotta contro la malattia sia indispensabile a migliorare l’efficacia delle cure, a maggior ragione nel caso di questi bambini costretti ad affrontare, oltre alla battaglia per la guarigione anche l’angoscia e il dolore della guerra», ha detto Marco Ascoli, papà di Giacomo e presidente della Fondazione che si è già attivata per raccolta di abbigliamento per bambini e per le mamme. E ha recuperato la disponibilità e l’impegno nell’accoglienza dei malati oncologici provenienti dall’Ucraina e delle loro famiglie da parte dei volontari delle associazioni varesine che si occupano della lotta al cancro , (Varese per l’Oncologia e Ail Varese che collaborano con il reparto di Oncologia e Ematologia del Circolo di Varese) supportata da Federfarma Varese per quanto riguarda la fornitura di presidi medici da banco necessari agli accompagnatori dei pazienti. In particolare Fondazione Giacomo Ascoli ha trovato la disponibilità di una giovane cittadina Ucraina residente a Varese per aiutare la comunicazione dei volontari e del personale sanitario garantito dalla fondazione (tra cui psicologhe, nutrizioniste psicomotriciste) nel sostenere i bambini e le loro mamme, e ha già attivato raccolte specifiche per le loro necessità. Redazione VareseNewsredazione@varesenews.it
 

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