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ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE, LINFOMI E MIELOMA – SEZIONE DI VARESE ODV

Numero verde AIL problemi ematologici

Nel 1997 nasce il numero verde AIL problemi ematologici, una linea diretta e gratuita con gli esperti attivata in occasione della Giornata nazionale per la lotta contro le leucemie, i linfomi ed mieloma. L’iniziativa è ormai diventata un punto di riferimento per i pazienti di tutta Italia e per questo AIL ha deciso di farla diventare un appuntamento fisso: il numero verde è attivo tutto l’anno ogni terzo mercoledì del mese, per rispondere ai dubbi e alle domande dei malati e dei loro familiari. L' Associazione mette a disposizione uno spazio aperto per chiedere un secondo parere e avere informazioni aggiornate su terapie e centri specialistici.

Al servizio gratuito risponde la Dottoressa Erminia Baldacci, Medico Ematologo del Policlinico Umberto I Roma, che ci spiega perché è imporatante offrire regalormente un'occasione di confronto con uno specialista. 

A QUALI ESIGENZE DEI PAZIENTI E DEI CAREGIVER RISPONDE IL NUMERO VERDE AIL?

Chi combatte contro un tumore del sangue vorrebbe spesso avere più informazioni sulle patologie e sul percorso di cura intrapreso e il numero verde risponde proprio a questa importante necessità: avere il tempo per fare domande a un ematologo, quesiti che spesso non si è potuto o voluto rivolgere al proprio medico. Il servizio è fondamentale anche per i familiari, perché offre un modo, anonimo e protetto, per indagare le patologie di un caro, con la possibilità di porre questioni che non si vogliono affrontare di fronte al malato, per evitare di incrementare l’ansia e le paure.

Nella maggior parte dei casi il paziente o i familiari vogliono avere la sicurezza di essere sulla strada giusta, di seguire la terapia migliore per la propria patologia e, ricevendo consigli e direttive da uno specialista ematologo, si sentono psicologicamente più sicuri e più tranquilli.

PERCHÉ PROPORRE UN CONSULTO TELEFONICO?

Avere un esperto in linea aiuta a superare il blocco che spesso si ha quando si è faccia a faccia con un medico. Mi capita spesso di ricevere persone in ambulatorio che mi dicono: “Avevo centinaia di domande da porle e adesso non me ne viene in mente nemmeno una”. E anche dando loro tempo per calmarsi e riflettere spesso questi interrogativi non affiorano.

Grazie la numero verde il paziente o il caregiver si trovano a parlare con uno specialista ma da casa propria, nel proprio ambiente, magari con gli appunti sotto mano e una lista di quesiti che si volevano porre al medico. È una modalità di approccio più delicato e meno imbarazzante. Si è anche liberi dall’idea che ci sia qualcuno che aspetta fuori dalla stanza del medico, che la visita abbia una durata standard e questo porta il paziente e il caregiver a prendersi il giusto tempo per capire ed ascoltare.

QUALI DOMANDE LE VENGONO POSTE PIÙ SPESSO?

Ultimamente mi capita spesso di dare consigli su come mantenere un corretto stile di vita, che come sappiamo è sempre importante per evitare l’insorgere di patologie oncologiche. Un'altra domanda che mi viene posta spesso riguarda le terapie sperimentali, cioè se esistono nuove cure o farmaci per una determinata patologia, quali centri li erogano e quando i pazienti potranno arrivare a beneficiarne.

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